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San Valentino e Neurodivergenza: Amore Fuori dagli Stereotipi

Alcuni di noi non vogliono proprio sentirne parlare, altri invece lo amano: anche quest’anno è arrivato il giorno di San valentino, che è spesso associato al più convenzionale romanticismo: fiori, candele, cioccolatini, uscite di coppia, massaggi, bigliettini dolci e appassionati. Tuttavia, per le persone neurodivergenti, queste immagini possono risultare limitanti, assurde o persino stressanti. La relazione interpersonale, per chi percepisce il mondo in modo diverso da quello “tipico”, può essere qualcosa di estremamente differente, inaspettato, inspiegabile. Vediamo quindi le sfide che queste persone possono incontrare nelle relazioni, e le strategie per vivere l’amore in modo sano e gestibile. 


    Classici regali per San Valentino
Classici regali per San Valentino

Neurodivergenza e relazioni: un’esperienza unica


La neurodivergenza influenza vari aspetti delle relazioni con l’altro, dalla comunicazione alla gestione delle emozioni, passando per le manifestazioni di affetto. Alcune persone neurodivergenti possono avere difficoltà a comprendere le dinamiche sociali implicite, mentre altre possono sentire come eccessiva o invadente la fisicità dell’amore romantico. Per esempio, una persona autistica potrebbe trovarela comunicazione non verbale del partner difficile da interpretare, e quindi preferire espressioni di amore e affetto più prevedibili e dirette: parole chiare invece di gesti impliciti. Una persona con ADHD, invece, potrebbe vivere le emozioni in modo intenso ma instabile, trovando difficile mantenere quella costanza emotiva che molte relazioni tradizionali richiedono. 

Come sempre, però, ciò che può sembrare una difficoltà diventa una ricchezza: la neurodivergenza porta con sé prospettive uniche, modi alternativi di amare ed essere amati e una sincerità che potrebbe spaventare le persone neurotipiche. Molte persone neurodivergenti sono veramente leali, autentiche e appassionate, capaci di vivere relazioni profonde e significative quando il contesto e la persona sono adatti alle loro esigenze e alle loro modalità. 


    Addobbi di San Valentino: la pressione sociale è ovunque
Addobbi di San Valentino: la pressione sociale è ovunque

San Valentino e le pressioni sociali


San Valentino può essere una giornata complessa per chi è neurodivergente. Il bombardamento mediatico sulle “regole” dell’amore può risultare opprimente. Per alcuni, le aspettative su cosa significhi essere un buon partner possono essere fonte di ansia, a cominciare dalle manifestazioni d'affetto: non tutti esprimono il proprio amore con gesti romantici tradizionali, o eclatanti. Alcune persone neurodivergenti sanno dimostrare il proprio affetto con azioni pratiche, come ricordare i dettagli importanti della vita del partner o creare qualcosa di speciale per entrambi. 

Inoltre, mentre molte persone apprezzano le sorprese e amano riceverle, per alcuni neurodivergenti l’imprevedibilità può essere fonte di disagio. Un appuntamento a sorpresa, senza un’adeguata preparazione, o un regalo inaspettato potrebbero risultare più stressanti che piacevoli. Infine, pensiamo al sovraccarico sensoriale: locali affollati, luci soffuse, candele profumate presenti al tavolo dove si mangia possono essere fonte di stress per chi è ipersensibile. 

Tuttavia, c'è anche questione dell' intensità di affetto (prima eccessivo e poi scarso) può portare a dinamiche altalenanti, sia per le persone neurodiverse che per i partner: potrebbero alternarsi momenti di profonda comprensione e connessione a fasi di distacco o focus su altri interessi. a una carta Pokémon o a un DVD del film preferito è assolutamente normale e bisognerebbe esserne fieri! Dall’altro lato, molte persone autistiche sperimentano l'alessitimia, ossia una difficoltà nel riconoscere, comprendere e spiegare le proprie emozioni. Questo non significa che non siano in grado di provare sentimenti profondi, ma che potrebbero avere difficoltà a comunicarli nel modo che il partner neurotipico si aspetta. Per esempio, una persona autistica potrebbe amare profondamente la propria metà ma non riuscire a dire "ti amo" con la frequenza desiderata.  Non bisogna poi dimenticare che per alcune persone neurodivergenti le emozioni possono essere così intense da diventare opprimenti: questo può portare a episodi di shutdown emotivo. Questo comportamento, che può essere interpretato come distacco o freddezza, in realtà è un classico meccanismo di autoregolazione. Un partner neurotipico potrebbe interpretare il bisogno di spazio come rifiuto, mentre si tratta di un modo per evitare un sovraccarico emotivo. La comunicazione chiara riguardo questi momenti può aiutare a ridurre le incomprensioni.


    Per le persone neurodivergenti può essere sufficiente passare del tempo insieme in modo semplice
Per le persone neurodivergenti può essere sufficiente passare del tempo insieme in modo semplice

Strategie per un San Valentino più Inclusivo


Come rendere questa festa più accessibile e soddisfacente per le persone neurodivergenti e i loro partner? 

Innanzitutto, ricordandosi che non esiste un unico modo di celebrare l’amore. San Valentino può essere un’occasione per esprimere l’amore con forme più vicine alla propria sensibilità: un gioco da tavolo insieme, una serata tranquilla con un film amato, una lettera scritta con cura. Non dimentichiamo, inoltre, che molte persone neurodivergenti beneficiano di una comunicazione diretta. Se non si amano le sorprese, si può concordare in anticipo come festeggiare, bilanciando i bisogni di entrambi. Se un partner ha bisogno di manifestazioni d’affetto specifiche, è utile richiederle direttamente, senza sentirsi a disagio. Di conseguenza, invece di adattarsi a ciò che la società impone come romantico, è preferibile trovare modi propri per dimostrare affetto. Alcune persone autistiche amano le liste dettagliate di motivi per cui si ama il partner. Individui con ADHD potrebbero preferire attività spontanee e dinamiche. Ogni coppia può trovare il proprio linguaggio. 

Da ricordare, ancora, che per chi è sensorialmente sensibile, una cena fuori potrebbe essere opprimente. Magari può essere meglio optare per un picnic in un posto tranquillo, o per una serata a casa con i propri cibi preferiti, o anche una passeggiata rilassante. Per chi ha un partner neurodivergente, è fondamentale evitare di interpretare le sue peculiarità come mancanza d’amore. Ad esempio, se non dimostra affetto con abbracci o parole dolci, non significa che i suoi sentimenti non siano profondi e sinceri. Accettare il suo modo unico di amare è una grande dimostrazione d’amore e di rispetto in sé. Nel dubbio, è sempre bene chiedere in maniera diretta, e non prendere sul personale il bisogno di isolamento del partner neurodivergente. 


    Le app di incontri possono aiutare le persone neurodivergenti
Le app di incontri possono aiutare le persone neurodivergenti

E per i single?


Ebbene sì, se siete neurodivergenti e a San valentino siete soli, sappiate che… Non siete i soli! Se volete sperimentare qualcosa di diverso, in questo breve paragrafo trovate qualche suggerimento. Le classiche app di incontri sono infatti molto conosciute, molto utilizzate, ma potrebbero non rientrare nei bisogni e nelle modalità neurodivergenti (nemmeno in alcune neurotipiche, se è per questo!). Vi lasciamo quindi un breve elenco di app studiate proprio per voi. App gratuita pensata per persone con autismo, ADHD e altre forme di neurodivergenza, Hiki consiste in una piattaforma per fare amicizia e trovare l'amore, permettendo agli utenti di connettersi con individui che condividono esperienze simili. Un'app inclusiva progettata per persone neurodivergenti, con l'obiettivo di rimuovere molti degli ostacoli presenti negli incontri online, come la necessità di mascherare la propria identità, è Mattr. In essa si può trovare uno spazio confortevole e sicuro per individui con neurodivergenze, facilitando la costruzione di relazioni in modo adatto ai loro bisogni. Dateability è invece un'app di incontri creata per persone con disabilità e malattie croniche. Sebbene non rivolta esclusivamente a persone neurodivergenti, offre comunque un ambiente inclusivo dove gli utenti possono condividere facilmente informazioni sulle proprie condizioni nel profilo, favorendo connessioni significative basate sulla comprensione reciproca.Infine, Boo è un'app di incontri che si concentra sulla compatibilità della personalità, introducendo 16 tipi di personalità per aiutare gli utenti a trovare corrispondenze. Sebbene non sia specificamente progettata per persone neurodivergenti, il suo approccio basato sulla personalità può essere utile per coloro che cercano connessioni basate su questo aspetto. Se volete potete seguirci sui nostri social e community dove li potete incvontrare un amico o l' amore.

    L'amore è l'unica cosa che conta, e ognuno lo esprime a modo suo
L'amore è l'unica cosa che conta, e ognuno lo esprime a modo suo

L’Amore Oltre le Convenzioni


L’amore neurodivergente è tanto legittimo, intenso e vero quanto quello neurotipico: tuttavia, è innegabilmente diverso. La società propone modelli romantici specifici, ma la realtà è che ogni persona vive l’amore a modo suo. San Valentino non può essere un’esclusiva di chi si riconosce nelle modalità convenzionali, anzi offre un’opportunità per celebrare l’amore in tutte le sue forme, senza forzature. Per chi è neurodivergente, il miglior regalo di San Valentino potrebbe non essere un mazzo di rose o una scatola di cioccolatini, ma l’accettazione incondizionata, il rispetto per le proprie necessità e la libertà di amare senza nascondere parti di sé. L’amore nella neurodivergenza è meno conforme alle aspettative sociali. Riconoscerlo e valorizzarlo può portare a relazioni più vere e soddisfacenti per entrambi i partner.Che sia il 14 febbraio o qualsiasi altro giorno dell’anno, l’amore autentico è quello che rispetta la diversità di chi lo vive. Ti ricordiamo sempre di seguirci sui nostri canali social (Instagram e TikTok). Scrivici se vuoi approfondire qualche argomento che ti interessa, se hai dei dubbi, se hai bisogno di supporto, o anche solo se vuoi supportarci! E se vuoi ulteriori informazioni leggi gli articoli Adhd e sul burnout..


A cura di Chiara P.


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